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Lo studio oculistico è dotato di strumenti di altissima tecnologia che consentono la diagnosi di qualsiasi patologia oculare e il Dr. Formicola, grazie alla sua lunga e qualificata esperienza chirurgica, potrà consigliare al paziente il percorso terapeutico più opportuno con attenzione e cura della persona.

Il Dr. Formicola esegue routinariamente interventi di chirurgia oculare presso strutture accreditate e/o private.

La visita ortottica viene eseguita dall'ortottista assistente oftalmologica per diagnosticare eventuali alterazioni dei movimenti degli occhi e, nel caso, consente di prevenire e/o eseguire interventi riabilitativi dei disturbi motori e sensoriali visivi.

È un trattamento termico della retina che a seguito della sua azione determina una reazione cicatriziale del tessuto interessato. Viene utilizzato per rinforzare la retina a seguito di rotture e fori nella prevenzione del distacco di retina nonché nel trattamento di altre patologie retiniche come ad esempio retinopatia diabetica o trombosi retinica.

È un trattamento meccanico in grado di polverizzare i tessuti. Viene utilizzato nel rimuovere l'opacità della capsula posteriore del cristallino formatasi dopo l'intervento di cataratta (cataratta secondaria), per l'apertura di un foro sull'iride (iridectomia per glaucoma ad angolo stretto o blocco pupillare), per la rimozione di opacità e briglie vitreali (vitreolisi).

Metodo per misurare la pressione dell'occhio senza contatto e senza colliri, sfruttando l'emissione di un getto d'aria sulla cornea che ne appiattisce la parte centrale.

Il paziente viene sottoposto a controllo della pressione oculare ogni 3 minuti nell'arco della mattina o del pomeriggio per verificare con più misurazioni i valori della pressione oculare.

Il paziente beve un litro d'acqua in 5 minuti e poi rimane un'ora seduto al buio per poi misurare la pressione oculare ad intervalli di 15 minuti. L'aumento del carico idrico nell'occhio e del buio consentono di verificare se in pazienti predisposti l'innalzamento della pressione oculare è significativo.

Il campo visivo è l'esame di scelta nella diagnosi e nei controlli successivi che il paziente affetto di glaucoma deve eseguire. Il campo visivo consente inoltre di rilevare deficit legati ad altre patologie sia della retina che neurologiche.

L'esame eseguito consente la misurazione dello spessore della cornea, è utile nell'inquadramento del glaucoma visto che uno spessore elevato rispetto alla media determina una sovrastima del valore misurato dal tonometro cosìccome un valore basso al contrario determinerà una sottostima del valore stesso. È l'esame di scelta per l'elegibilità dei pazienti alla chirurgia laser dei difetti di vista.

È un metodo di rilevazione computerizzata della curvatura corneale che equivale per il paziente ad uno scatto fotografico. L'esame è essenziale nella diagnosi e nei controlli di patologie distorsive della cornea come ad esempio il cheratocono, è inoltre uno degli esami fondamentali pre-operatori nei pazienti che devono sottoporsi ad interventi per difetti di vista.

L'esame determina il diametro della pupilla in condizioni scotopiche (buio), mesopiche (luce crepuscolare), fotopiche (luce diurna). Consente quindi un corretto studio preoperatorio dei pazienti da sottoporre a chirurgia laser dei difetti di vista nonchè dei pazienti da sottoporre a impianto di iol multifocali.

L'esame equivale ad una tac dell'occhio senza mezzo di contrasto e consente la diagnosi e il monitoraggio di tutte le patologie maculari nonché attraverso lo studio sia morfologico che delle fibre nervose del nervo ottico, è utile nella prevenzione dei danni da glaucoma e nella successiva gestione della terapia.

L'elettroretinogramma (ERG) indaga la funzionalità della retina a seguito di stimoli luminosi ripetuti sia flash che strutturati (pattern). Consente la diagnosi sia di patologie ereditarie della retina che di tipo infiammatorie o iatrogene.

I potenziali evocati visivi (PEV) indagano la funzionalità del nervo ottico e delle vie ottiche sino alla corteccia occipitale a seguito di stimoli luminosi ripetuti sia flash che strutturati (pattern). Consente la diagnosi di patologie del nervo ottico e/o affezioni di tipo vascolare, infiammatorio o iatrogeno delle vie ottiche.

Metodica ad ultrasuoni che si esegue appoggiando una sonda sulle palpebre, indicata nello studio delle strutture intrabulbari ove vi siano patologie che non consentano l'esplorazione diretta interna, nonché nello studio di patologie tumorali, dei muscoli oculari, orbita e del nervo ottico.

La fotografia sia della parte anteriore che retinica dell'occhio consente di fornire una documentazione confrontabile nel tempo di lesioni oculari che necessitano di monitoraggio da parte dello specialista.